Il respiro è un ritmo che ci accompagna durante tutta la vita, da energia, ci fa sentire i differenti stati d’animo e influisce sul nostro stato di benessere.
Respirare correttamente, in fase di riposo, è una grande risorsa in quanto mette i nostri organi interni in una situazione di stand by, nel senso che crea una risonanza positiva in tutto il nostro organismo.
E se capita nella giornata di trattenere il respiro? Questo può succedere in diversi momenti: quando faccio uno sforzo, o quando sono sotto pressione, oppure quando mi spavento o in fase di concentrazione.
Trattenere il respiro è normale ma rendersene conto potrebbe aiutarci a tornare il più velocemente possibile a una fase di inspirazione ed espirazione più tranquilla e naturale.
Non va dimenticato che attraverso la respirazione, nella fase di inspirazione immettiamo ossigeno e in quella di espirazione eliminiamo le sostanze tossiche che abbiamo prodotto. L’ossigeno è indispensabile per il buon funzionamento della mente e del corpo, deve essere integrato regolarmente nel nostro organismo.
Quindi fermiamoci a pensare al nostro respiro come se fosse un bambino che comincia a camminare.
Ha bisogno, inizialmente, di tutte le nostre attenzioni, non possiamo lasciarlo solo, spesso cadrà e non continuerà a camminare in modo cadenzato e regolare se non lo prenderemo per mano. Poi allenteremo la presa e il
respiro-bambino continuerà per la sua strada. Così dobbiamo fare per prendere consapevolezza del nostro respiro: darci il tempo di respirare, dedicare durante la giornata qualche pensiero a questa nostra creatura così importante per la salute psico-fisica e fare, quando possibile, dei semplici esercizi di visualizzazione/respirazione.
Le espressioni: “restare con il fiato sospeso” o “tirare un sospiro di sollievo” sono emblematiche.

Per abituarci a respirare bene, quindi, per prima cosa serve avere consapevolezza del respiro.
Nel Training Autogeno, il quarto gradino per arrivare al benessere psico-fisico e a una fase successiva di rilassamento è proprio quello del respiro, con la finalità di prestare attenzione e darci il tempo di ascoltare il nostro personalissimo respiro.
Esercizio:
Potremmo farlo ogni mattina, come un rituale: respirare, ma farlo veramente!!
Mettiamoci in una posizione comoda, preferibilmente in piedi, ben ancorati al pavimento e con le ginocchia morbide.
Partiamo dall’espirazione. Buttiamo fuori lentamente l’aria, senza fatica, con l’immagine di soffiare delicatamente per formare una grande bolla di sapone, poi riempiamo i polmoni, succede automaticamente dopo averli svuotati, senza sforzo eccessivo.
Respiriamo almeno sei volte, ascoltando la musica del respiro e prestando attenzione al nostro corpo che trascorre quei pochi momenti in armonia con la nostra mente.
Quando abbiamo visualizzato sei bolle di sapone, ci possiamo fermare.