La danza è un’attività che, intrinsecamente, possiede una triplice valenza: è attività corporea, è linguaggio corporeo, è arte.
Analogamente, per Danzaterapia (Dancemovement Therapy, d’ora in avanti DMT), in ogni sua accezione e indirizzo, si intende: l’utilizzo terapeutico del movimento, in quanto processo per aiutare un individuo a ritrovare la propria unità psicocorporea.
La sua specificità si riferisce al linguaggio del movimento corporeo e al processo creativo, che sono i modi attraverso cui si valuta e si interviene, all’interno di processi interpersonali che hanno come scopo la positiva evoluzione della persona.
La DMT, quindi: è una tecnica a mediazione motoria; è una tecnica a mediazione corporea; è una tecnica a mediazione artistica.
Gli obiettivi della DMT sono: il piacere funzionale, l’affinamento delle funzioni psicomotorie, l’unità psicocorporea, la simbolizzazione, l’immagine corporea e la stima di sé.

Tanto basti ricordare che la “pulsione al movimento” caratterizza ogni essere umano, in quanto essere vivente, relazionato all’ambiente che lo circonda, e agli altri.
Tutte le sensazioni prodotte dal corpo e dal movimento (siano esse tattili, dolorifiche, termiche, posturali) danno origine allo schema corporeo; e poiché esiste una stretta correlazione tra movimento ed emozione, possiamo osservare come il corpo sia in grado di esprimere le emozioni attraverso la propria motricità, le proprie posture e attitudini.
Allo stesso modo attraverso il movimento è più facile non solo conoscere meglio e diventare “padrone” dei propri stati d ‘animo, ma anche modificarli e migliorarli.
Ecco un primo e immediato effetto degli interventi di DMT.